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Frase iniziale
Da quando aveva saputo il segreto, indagava ogni giorno: “Nonno, anche oggi ce l’hai ancora il pannolone?”.
Cambio autor e punto di vista
Ogni giorno lì, che mi fissava e mi fissava e mi fissava. La guardavo: lei mi fissava. Non la guardavo: sentivo il suo sguardo indagatore bucarmi le spalle. La vedevo, lì, coi suoi occhietti cattivi, a fissarmi le chiappe.
Cambio autor e registro
E il tempo incedeva nella solita maniera ma non per me. Questo, almeno, m’appariva nella mente, poiché i suoi occhi, ineluttabilmente posati sulla mia persona, non s’arrendevano al mio rifuggire, alle mie terga in risposta, e così lo vissi: interminabile supplizio.
Cambio autor epoca storica
Le giornate si susseguivano lente, scandite per tutti dal sordo rintocco della campane. Angelus, vespri. Poi c’era sempre qualche morto, qualche untore in fuga da un morbo che nessuno aveva ancora osato dimenticare. Ma ahimè non io, a me non era data pace alcuna, nemmanco nel breve lasco di sacrosanto silenzio che distingue un rintocco dall’altro. Quegli occhi instancabili, quello sguardo mi seguiva ovunque cercassi pudico riparo per quell’inverecondo male, che il morbo aveva seguito.
Cambio autor e forma: poesia
Ahimè, non io. Non io
la pace non io
il silenzio. Nemmanco quel sacrosanto
silenzio
tra un rintocco e
vuoto, silenzio
un rintocco ancora.
Angelus, vespri: giornate mai sorde.
Giornate mai cieche. Non c’è
riparo alcuno per coloro
che come me, il male li segue.
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